
Camera ardente oggi al Celio per il capitano Massimo Ranzani, la salma che ieri sera è rientrata all’aeroporto militare di Ciampino con la presenza del Ministro alla Difesa Ignazio La Russa, sempre pronto ad accogliere purtroppo anche questi spiacevoli inconvenienti con i militari, che fanno di tutto per tenere alto il dovere in nome della Padria. Per il Capitano Massimo Ranzani caduto il 28 febbraio ci sarà la camera ardente allestita presso il Policlinico militare in Roma dalle 9 alle 10.30. Mentre le esequie solenni si svolgeranno nella Basilica di Santa Maria Degli Angeli in Roma alle 11.30. Il ministro La Russa è indignato per questi continui ormai attacchi prevedibili, ma tanto meno inevitabili che ultimamente sono sempre più frequenti. Forse a detta del Ministro può essere una causa l’aumento sul territorio in Afghanistan dovuta anche alla ricostruzione che non può avvenire se non c’è la giusta forza dei militari,e questo porta un aumento della pericolosità. Mentre il ministro dell’economia Giulio Tremonti si trova d’accordo con la Russa per quanto riguarda l’accelerazione dell’arrivo dei nostri militari sul territorio (afghano), nel momento in cui le minacce possono essere autonomamente contrastate dalle forze afgane, e purtroppo questo porterebbe una maggiore pericolosità a sfavore dei nostri militari, ricordando però che l’Italia ha subito lutti inferiori a quelli degli altri paesi, anche se questo modo di dire non deve essere una consolazione per noi anzi tutt’altro. Nel suo intervento La Russa ha ricordato il Ranzani esprimendo ammirazione per la servizio reso allo Stato e con la commozione lo ha ricordato come “boy scout” fatto da ragazzo e riscontrato in età adulta, la stessa passione per il valore civile servendo fino all’ultimo la sua patria. Noi non possiamo far altro che apprendere e ricordare nel tempo il suo nome come un capitano valoroso, purtroppo da unire ai precedenti, l’importante è che non bisogna “dimenticare”
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